L’autoliquidazione INAIL rappresenta un passaggio obbligatorio e delicato nella gestione annuale degli adempimenti assicurativi a carico dei datori di lavoro. È attraverso questo meccanismo che vengono calcolati e versati i premi dovuti per la tutela contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali.
Anche se le principali scadenze per il versamento e la dichiarazione relative al 2025 sono trascorse, comprendere appieno il processo e sapere come intervenire in caso di ritardi o omissioni rimane fondamentale. Una corretta gestione, anche a posteriori, non è solo una questione di conformità normativa, ma previene l’aggravarsi di sanzioni e contribuisce a un’attenta pianificazione dei costi aziendali e alla tutela globale del rischio d’impresa.
Lo Studio Esterino Cafasso ha predisposto questa guida aggiornata con l’obiettivo di offrire alle imprese un riferimento concreto non solo per capire il meccanismo dell’autoliquidazione INAIL 2025, ma anche per gestire eventuali regolarizzazioni.
Per ogni esigenza di approfondimento, il nostro team di consulenti del lavoro è disponibile a fornire supporto puntuale e personalizzato.
Cos’è l’autoliquidazione INAIL e chi è obbligato
L’autoliquidazione INAIL è la procedura annuale mediante la quale i datori di lavoro quantificano autonomamente il premio assicurativo dovuto all’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro.
Tale obbligo ricade su tutti i datori di lavoro, pubblici e privati, che occupano personale dipendente o figure assimilate (es. collaboratori coordinati e continuativi, soci lavoratori di cooperative, etc.) soggette all’obbligo assicurativo INAIL secondo la normativa vigente.
L’adempimento assicura la copertura dei lavoratori per eventi infortunistici occorsi durante l’attività lavorativa e per le malattie contratte a causa della stessa.
Scadenze Autoliquidazione INAIL 2025
Per l’autoliquidazione 2025, le date chiave erano:
- 17 Febbraio 2025: termine ultimo per il versamento del premio (in unica soluzione o prima rata) e dei contributi associativi. Era anche il termine per comunicare l’eventuale riduzione delle retribuzioni presunte per il 2025.
- 28 Febbraio 2025: termine ultimo per la presentazione telematica della dichiarazione delle retribuzioni 2024 e per l’invio del Modello OT23 per la riduzione del tasso medio.
Il mancato rispetto di queste scadenze comporta specifiche conseguenze e richiede azioni correttive, come illustrato di seguito.
Calcolo del Premio INAIL: regolazione e rata anticipata
Il premio dovuto si articola in due componenti:
- Regolazione Anno Precedente (2024): viene calcolata applicando il tasso di premio alle retribuzioni effettivamente corrisposte nel 2024 (saldo).
- Rata Anticipata Anno Corrente (2025): viene calcolata applicando il tasso alle retribuzioni presunte per il 2025 (acconto).
Le “Basi di Calcolo” INAIL, consultabili nel “Fascicolo Aziende” online, sono il riferimento essenziale. La verifica analitica di questi dati rimane un passaggio fondamentale, anche per controlli ex-post.
Ottimizzazione del Tasso Medio: il Modello OT23
Le imprese virtuose in materia di sicurezza possono richiedere la riduzione del tasso medio tramite il Modello OT23. La scadenza per la presentazione della domanda relativa agli interventi del 2024 era il 28 febbraio 2025. È importante ricordare che questo beneficio è subordinato alla regolarità contributiva e al rispetto delle norme prevenzionistiche.
Lo Studio Esterino Cafasso può assistere le aziende nella verifica dei requisiti per le future annualità.
Modalità di versamento: soluzione unica o rateale
Il versamento poteva essere effettuato in unica soluzione (entro il 17 febbraio 2025) o in quattro rate trimestrali (17 febbraio, 16 maggio, 20 agosto, 17 novembre 2025). Sulle rate successive alla prima sono dovuti gli interessi. Chi ha optato per la rateizzazione deve rispettare le scadenze residue per non incorrere in sanzioni.
Cosa fare in caso di mancato adempimento: il Ravvedimento Operoso
Se un’impresa non ha rispettato le scadenze del 17 o 28 febbraio 2025, è fondamentale agire tempestivamente per regolarizzare la propria posizione e mitigare le conseguenze.
Lo strumento principale è il Ravvedimento Operoso, previsto dalla normativa italiana (principalmente D.Lgs. 472/1997, applicabile anche ai contributi previdenziali e assicurativi con specifici adattamenti).
Mancato o tardivo versamento (scadenza 17 Febbraio)
Il mancato o tardivo versamento dei premi INAIL, con scadenza fissata al 17 febbraio 2025, comporta l’applicazione di sanzioni civili da parte dell’Istituto, proporzionali al ritardo accumulato. Tuttavia, è prevista la possibilità di sanare spontaneamente l’irregolarità attraverso il ravvedimento operoso.
Questo istituto consente di regolarizzare la posizione effettuando il pagamento di:
- Premio originariamente dovuto;
- Interessi legali: calcolati al tasso annuo vigente, dalla data di scadenza al giorno del pagamento;
- Sanzione ridotta: determinata in misura variabile a seconda del tempo trascorso (con riduzioni più consistenti in caso di pagamento entro 14, 30, 90 giorni, oppure entro un anno).
È fondamentale ricordare che il ravvedimento può essere validamente attivato solo se la violazione non è stata ancora contestata formalmente dall’INAIL, ad esempio mediante avviso di accertamento o notifica di una cartella esattoriale.
Mancata o tardiva presentazione della Dichiarazione Retribuzioni
Il mancato o tardivo invio della dichiarazione delle retribuzioni all’INAIL, la cui scadenza è fissata per il 28 febbraio 2025, comporta l’applicazione di sanzioni amministrative pecuniarie. Anche in questi casi, è fondamentale intervenire tempestivamente.
La dichiarazione omessa deve essere comunque presentata anche in ritardo, per sanare l’inadempimento. Parallelamente, occorre valutare la possibilità di avvalersi del ravvedimento operoso, che consente di beneficiare della riduzione delle sanzioni amministrative se il pagamento avviene entro termini precisi stabiliti dalla normativa.
Considerata la complessità del calcolo degli interessi legali e della corretta misura delle sanzioni ridotte – oltre all’obbligo di utilizzare codici tributo e causali specifiche nel modello F24 – è fortemente raccomandato rivolgersi a un consulente del lavoro specializzato.
Lo Studio Esterino Cafasso può assistere le imprese nella quantificazione esatta degli importi dovuti e nella gestione di tutte le procedure necessarie per una regolarizzazione rapida e conforme, minimizzando così l’impatto sanzionatorio.
Criticità comuni pregresse e strategie di mitigazione continua
Anche a posteriori, è utile ricordare gli errori più frequenti per verificare la correttezza degli adempimenti passati ed evitare problemi futuri:
- Errori nella dichiarazione delle retribuzioni.
- Mancata comunicazione di riduzione delle retribuzioni presunte (se applicabile).
- Errata applicazione di riduzioni contributive.
La strategia migliore rimane l’affidamento a una consulenza specializzata per una verifica continua.
Il valore della Consulenza Specialistica dello Studio Esterino Cafasso
Lo Studio Esterino Cafasso affianca le imprese non solo nella gestione ordinaria dell’autoliquidazione, ma anche nelle fasi di verifica e regolarizzazione.
Affidarsi al nostro Studio significa contare su una consulenza specialistica, continua e aggiornata, capace di trasformare gli adempimenti normativi in strumenti di efficienza e tutela per l’impresa.
Non esitate a contattarci per una consulenza o per richiedere ulteriori informazioni.