Smart working o congedo per un genitore-lavoratore in caso di quarantena per almeno un figlio under 14.

Dal 14 settembre 2020, con la riapertura degli istituti, verrà meno il diritto generalizzato dei genitori, con figli di età inferiore di 14 anni, di svolgere la prestazione lavorativa in modalità agile (c.d. smart working).  A tal riguardo, il D.L. 111/2020, entrato in vigore in data 9 settembre 2020, introduce, con l’art. 5, una norma che garantisce il diritto allo smart working ad un genitore, lavoratore dipendente, per tutta la durata della quarantena (o parte di essa) del figlio convivente minore di 14 anni, disposta dal dipartimento di prevenzione della ASL territorialmente competente, a seguito di contatto verificatosi all’interno della scuola. Si ritiene doveroso specificare, altresì, che il già citato diritto allo smart working può essere esercitato solo da un genitore e non spetta qualora l’altro non svolga alcuna attività lavorativa. Ad ogni modo, e qualora la prestazione lavorativa non possa essere svolta in modalità agile, è previsto (e sembrerebbe solo in questo caso) un periodo di congedo per il lavoratore-genitore di durata corrispondente al periodo di quarantena (o parte di essa), coperto da un’indennità a carico INPS, pari al 50 % della retribuzione e con contribuzione figurativa. Per completezza d’informazione, si comunica, inoltre, che il beneficio di cui trattasi può essere riconosciuto solo per periodi precedenti al 31 dicembre 2020 ed è soggetto ad un limite massimo di spesa pari a 50 milioni di euro. Dunque, ed a meno di altri provvedimenti governativi, si può sicuramente affermare che, fino al 16 settembre 2020, un genitore-lavoratore può far fronte alla quarantena del figlio mediante lo svolgimento della prestazione lavorativa in modalità agile (smart working) od anche mediante il congedo. Premesso quanto innanzi, e, ripetesi, salvo ulteriori provvedimenti governativi, successivamente alla data del 31 dicembre 2020, il lavoro agile sarà l’unica possibilità per un lavoratore-genitore di far fronte alla quarantena del figlio.

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