10 Feb Fis: ancora possibile inviare il file del fruito in formato .csv.
L’Inps, con due messaggi, ha fornito indicazioni in merito al riconoscimento dei periodi fruiti relativamente ad autorizzazioni di integrazione salariale concesse dal fondo di integrazione salariale (Fis) e dai Fondi di solidarietà individuati dagli articoli 26 e 40 del Dlgs 148/2015, in analogia a quanto già avviene per la cassa integrazione guadagni ordinaria (Cigo).
In particolare, con il messaggio 4653/2022 del 28 dicembre, ha indicato le nuove modalità di allegazione del file in formato .csv contenente la lista dei beneficiari a corredo della domanda di accesso all’assegno di integrazione salariale erogato dal Fis e dai fondi di solidarietà. In analogia a quanto avviene per la Cigo, nei casi in cui il datore di lavoro abbia completato le settimane autorizzate e debba presentare una nuova domanda di assegno di integrazione salariale, può inviare mediante il servizio “comunicazione bidirezionale” un file che consente di dichiarare l’esatto numero di giornate di trattamento effettivamente fruite in relazione alle autorizzazioni relative all’unità produttiva (UP) per la quale intende presentare domanda.
Al fine di consentire il corretto calcolo delle settimane spettanti in relazione a domande già inviate, la trasmissione del file doveva essere effettuata entro 30 giorni dalla data di pubblicazione del medesimo messaggio (quindi, entro il 26 gennaio 2023). In caso di mancata trasmissione del file, l’Inps avrebbe continuato a considerare il periodo autorizzato e quello fruito come coincidenti.
Con il messaggio 583/2023, a parziale modifica del messaggio 4653/2022, l’istituto previdenziale ha comunicato che, a seguito di un aggiornamento della procedura, è attualmente possibile trasmettere tramite il servizio “comunicazione bidirezionale” anche i documenti in formato .csv. Pertanto, il file contenente la dichiarazione del fruito deve essere trasmesso esclusivamente nel suddetto formato, senza inserirlo in una cartella con estensione .zip. In alternativa, è possibile trasmettere il file in formato .csv alla struttura Inps territorialmente competente, tramite Pec. L’Inps ha precisato inoltre che, una volta completata la compilazione con le informazioni sul fruito, il file .csv non deve essere più modificato in nessuna sua parte.
Come ricordato nel messaggio di dicembre 2022, la dichiarazione relativa all’effettivo fruito dei periodi già autorizzati può essere presentata solo nei casi in cui il datore di lavoro abbia completato le settimane autorizzate e debba presentare, ovvero abbia già presentato, una nuova domanda di assegno di integrazione salariale. Allo scopo, si evidenzia che il summenzionato termine di 30 giorni (scaduto il 26 gennaio 2023) per l’inoltro della dichiarazione in relazione a domande già inviate è un termine ordinatorio; pertanto, il file può essere ancora inviato. La tempestività nell’invio sarà utile, comunque, ai fini di una celere definizione delle istanze pervenute.
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